TERAMO – Non c’è soltanto il sindacato veterinari della Fvm ad esprimere preoccupazione sulla paventata nomina della Regione per il Cda del’Istituto zooprofilattico ‘G. Caporale’. Adesso i dubbi sul possesso della "“comprovata professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti” vengono espressi anche dai presidenti dei quattro Ordini professionali dei veterinari abruzzesi. I dottori Enzo Mario Di Pretoro (Chieti), Nicola De Luca (Pescara), Filippo Fuorto (L’Aquila) e Domenico Santori (Teramo) ritengono che, stando alle notizie circolate sui media nelle ultime settimane e relative alla quasi certa designazione dell’avvocato Davide Calcedonio Di Giacinto alla presidenza del Cda, sussisterebbe un "netto contrasto tra l’intenzione di una nomina meritocratica, espressa attraverso l’emanazione di un bando regionale, e la scelta di candidati che non parrebbero avere il requisito fondamentale della ‘comprovata professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti’ previsto dallo statuto dell’ente, come richiamato dalla stessa regione nel bando"
Se così fosse gli Ordini professionali prendono "una posizione di intansigenza netta nei confronti di designazioni inadeguate, come accaduto nel recente passato, non già per mera difesa della categoria professionale, ma per tutelare, una volta tanto, il sacrosanto diritto di avere a capo di un Ente, baluardo della tanto decantata ‘One Health’, soggetti che fanno della Sicurezza Alimentare Sanità Pubblica prerogativa quotidiana del loro lavoro". Prese di posizione che però lasciano indifferenti la Regione che, stando ai più recenti rumors, nelle prossime ore si appresterebbe, con il Governatore Marco Marsilio, a nominare quale rappresentante della Regione Abruzzo proprio l’avvocato Di Giacinto.